Biografia - Albano Morandi
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Biografia

La Biografia di Albano Morandi

Albano Morandi nasce a Salò l’8 ottobre 1958. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico, si diploma in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, sotto la guida di Toti Scialoja e di Alberto Boatto.

 

La scelta di Scenografia, ricorda Morandi, gli ha permesso uno studio più articolato e più aderente alla sua idea di arte contemporanea, poiché rappresenta l’elemento che unisce in sé le arti: musica, pittura, teatro, letteratura. Nel 1981 il grande amore per il teatro, in particolare per l’opera di Samuel Beckett, lo porta a fondare il “Teatro dell’Evidenza” con il quale mette in scena diverse opere.

 

Nell’evidenza è rintracciabile e presente il primo elemento fondamentale e costante in tutto il percorso artistico di Albano Morandi: il mettere in rilievo la realtà delle cose che ci circondano. L’artista ama ricordare una frase a lui molto cara di un romanzo di Beckett:

Qui non c’è assolutamente nulla d’insolito per quanto io possa vedere. Eppure ardo dalla curiosità e dalla meraviglia

Nel 1984 Morandi inaugura la sua prima mostra personale di acquarelli su carta, o carta di riso montati a parete, al Centro d’arte Santelmo a Salò dal titolo Porta delle Stelle. Successive di qualche anno sono le serie di opere intitolate Paesaggi Allicinati, chiaro omaggio all’artista Osvaldo Licini, e Fiori assenti.

 

Nel 1986 partecipa alla XI Quadriennale di Roma e presenta per la prima volta i Formichieri Trampolieri, serie nella quale protagonista assoluto diventa questa creatura bianca che l’artista ritrae ora davanti, ora dall’alto, ora di fianco, sempre su sfondo nero. Contemporaneamente tra il 1987 ed il 1988 Albano Morandi inizia a creare i primi oggetti scultorei, oggetti ironici che egli chiama Disegno Capitello Colonna. Le forme astratte presenti sulla superficie della scultura non sono create in positivo ma sono messe in evidenza dal colore che le fa emergere dal fondo in negativo. Le diverse serie di opere già citate compongono la produzione artistica di Morandi sino ai primi anni Novanta.

 

In questo periodo appaiono i Kamikaze che possono essere considerati ulteriore evoluzione dei Cieli Estranei, opere più oggettuali in riferimento ai supporti che l’artista predilige per questi lavori: tavoli, scatole, bancali.

 

Nel 1994 iniziano a prendere vita le prime installazioni grandi con la serie Se solo potessimo cadere e nel 1996 alla XII Quadriennale di Roma espone Officium, una imponente installazione a parete formata da una moltitudine di oggetti pittorici accompagnati da sei sculture disposte in fila su un basamento.

 

Iniziano così i Gesti Quotidiani come li chiama l’artista, piccoli oggetti riciclati: vecchie cornici, lavagnette, quaderni ritrovati, scatole vuote in legno o in cartone di qualunque forma, supporti che lui stesso costruisce con materiali sempre rigorosamente recuperati, e che come un collezionista raccoglie, conserva, e rielabora portandoli a “vita nuova”.

 

Morandi si serve di questi oggetti, svuotati della propria funzione, per mostrarli allo spettatore come forme-sculture, ricercando spesso il semplice piacere estetico. È la possibilità per chi guarda di vedere, meravigliandosi, oggetti riconoscibili perché parte del quotidiano di ogni individuo ma sotto una veste nuova, abilmente ri-creati in composizioni, più o meno numerose, come opera d’arte.

 

Sono opere con una esplicita componente lirica grazie anche alla capacità di installare queste piccole forme all’interno di una grande forma finale che crea forti emozioni nell’osservatore. La poliedrica capacità di continuare la propria ricerca artistica su più fronti ma con coerenza ed armonia è una caratteristica costante in Morandi.

 

Cambiando i soggetti, gli oggetti, le tecniche, l’artista non perde mai il filo conduttore della sua arte, come è stato scritto, il progetto artistico di Albano Morandi è quello di :

usare il mondo delle forme per trasfigurare il mondo delle cose

Nel 1986 e nel 1996 è invitato alla Quadriennale di Roma, nel 2000 vince il primo premio ex-aequo al 40° Premio Nazionale d’Arte Suzzara, nel 2007 partecipa alla 52^ Biennale di Venezia negli eventi collaterali “Joseph Beuys Difesa della Nature”.

 

Ha tenuto oltre 150 mostre nelle principali città europee, in Asia e negli stati uniti. Da oltre quindici anni cura mostre per conto della Provincia di Brescia e di altri Enti. Tra le collaborazioni teatrali e performative più importanti sono da da segnalare quelle con i Compositori Antonio Giacometti, Giancarlo Facchinetti e Francesco Pennisi; con i musicisti Tristan Honsinger, Gianluigi Trovesi, Luca Formentini e Walter Beltrami; con i Poeti Attilio Lolini e Flavio Ermini, con i Registi Lorenzo Vitalone, Mariano D’Ammacco e Mauro Avogadro.

 

Attualmente è Docente del corso fondamentale di Pittura presso l’ Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia.

Albano Morandi vive e lavora a Raffa di Puegnago (BS).